sabato 22 ottobre 2016

CLASSIFICA, FOTO E POESIE DEI VINCITORI DELL' VIII EDIZIONE 2016



1° Classificato nella serata della gara tra poeti Vito Bellomo con la poesia Amòr amàr... e 
Vincitore del premio della critica in vernacolo

Amòr amàr... 
Jìnd a nu mar d’tristèzz, vdìbb nu’am,  
jìv tu, la pizzcatrìscj, e pnzàbb:- Mi’àm! - 
Jì t’vdèv com a na stella marìn 
e abboccàbb, accòm a na lutrìn.

A'mmè, all’inìzj, m’parìv na ràscj,
ca tu accòm la uè....T’la fàscj!
Bona bon, chedd’àrj’ acksì tranquìll.......
Ma, chiàn chiàn, sì dvndàt n’anguìll:    

m’sfùscj dall man, m’pìgghj p’fèss,
m’sbatt  accòm o’pulp, m’fàscj a’llèss;
acquànn t’ngàzz, tu, pàr na vavòs
e ammìn a’ràscjk, accòm a na plòs!

Jì sò dvndàt nu tòdr, ca m’sò 'nnamràt,
e tu ste semb a pòngj, a iùs d’pèscj spàd!
T’vògghj bbèn e p’mmè sì la chiù mègghj,
ma l’ècchj mì sò trist, pàrgh’a vdè na trègghj....


E ià sndì pur a mamm, ca semb dìscj:
"Ma non vid c’iè ‘mazz, e ci’iè, n’alìscj? ”
E ci jì gj digh ca la linea tò iè perfètt,
rspònn:- Meh, ci nonn’è alìscj, iè zanghètt! -

Si ‘dìtt: - Gj’vògghj pnzà, p’qualche scjrnàt -  .
Ma jì  t’vless strèngj, almèn p’n’oràt.....
T’vèggh d’passà, a me s’iàlz…la pressiòn,
m’fazz russ russ e tu m’pìgghj a ckggiòn.

Eppùr, t’n’sò fatt, d’criànz:
rizz, allìv, iòstrck e parànz;
e jì, ca ièv san e fort accòm o’ttùnn,
ogne dì ca pass, m’n’vògh a’ffùnn.

Na còs iè cert, com a na cozz, m’sì srchiàt   
eppò, com a na scorza vacànd, m’sì scjttàt........
M’sì ghstàt na varck, d’trrìs : vstìt, cen, a ballà.......
P’cuss’amòr  a...mar, jì, sò dvntàt nu baccalà!

Traduzione

Amore amaro... 
In un mare di tristezza, vidi un amo,
eri tu la pescatrice e pensai: -  Mi ama! " -
Io ti vedevo come una stella marina
e abboccai, come una lutrina.

A me, all’inizio, sembravi una razza,
che puoi cucinartela a tuo piacimento!
Tanto buona, quell’aria così tranquilla.....
Ma, piano piano, sei diventata anguilla:

mi sfuggi dalle mani, mi fai fesso,
mi sbatti come un polpo, mi fai lesso;
quando ti arrabbi, tu, sembri una bavosa
e sei graffiante come un gambero!

Io sono diventato un totano, così innamorato,
e tu pungi sempre, come un pesce spada!
Ti voglio bene, per me sei la migliore,
ma i miei occhi sono tristi, sembro una triglia.

E devo sentire anche mamma che dice:
"Ma non vedi come è magra, cos’è, un’alice?  ”
E se le dico che la tua  linea è perfetta,
risponde :- Beh, se non è alice, è zanchetta! 

Hai detto :- Voglio pensarci, per qualche giornata - .
Ma io vorrei stringerti, almeno per un’orata;
ti vedo passare, a me si alza... la pressione,
io arrossisco e tu mi tratti da goggione.

Eppure, te ne ho fatte, di creanze:
ricci di mare, seppioline, ostriche e paranze;
ed io,  che ero sano e forte come il tonno,
ogni giorno che passa me ne vado a fondo.

Una cosa è certa, come una cozza mi hai succhiato
e poi, come un guscio vuoto, mi hai gettato....
Mi sei costata una barca, di soldi: vestiti, cene, balli...
Per questo amore... amaro, io, sono diventato un baccalà!          

                                                           
2° Classificata Valentina Carleo con la poesia Sguardo

Sguardo 
Con ansia cammino ubriaca di vuoto,
su strade consumate da pensieri appassiti;
sfinita trascino misera la vita,
inciampando nelle viscere delle mie iniquità.

E con anima nuda resto,
dinanzi la croce,
mentre sento l’aria pungente tagliare il mio volto stanco
e i pensieri scivolare colpevoli sui sentieri delle tue ferite.

Legata,
come i tuoi polsi al legno della passione,
ho invocato il tuo nome;
curva,
come i rami di un albero spoglio
nel cielo grigio di un giorno di pioggia,
ho gridato, piangendo,
la tenerezza delle tue mani.

E come spina che si insinua bevendo il sangue del tuo capo,
così il bianco soave della rugiada
avvolge la mia pelle nei suoi atri sicuri,
posandosi soffice sull’intimo.

In Te la mia anima è nelle anime del mondo,
nelle lacrime impaurite dalla guerra,
nei corpi straziati dalla fame,
nei respiri divini stroncati dalle acque.

Arresa al tuo tormento, sogno,
quei passi assordanti scendere dalla croce
e i miei piedi danzare come libellule
su cristalli trasparenti dell’aria.

Mi ritrovo distesa su un prato di petali verdi,
a respirare lo Spirito che mi consacra.

Ed ecco,
i tuoi occhi incontrare il mio essere.

3° Classificati ex aequo Rosa Bizzòzzaro
 con la poesia Fiori d'arancio e Giuseppe Guidolin con la poesia Crune


Fiori di ghiaccio
di Rosa Bizzòzzaro
Briciole di tempo, lucciole vaganti
costellano il buio della mente;
percorrono sentieri ormai reconditi
di fiori vivi nel sole di un sorriso
o foglie vizze nel mondo di una lacrima.

Sono i ricordi che bussano alla porta,
si posano su immagini dipinte
e parlano su al silenzio di quest'anima
che aspetta l'attimo infinito di uno sprazzo
che dissipar l'angoscia della notte.

E torna nuova vita a sussultarmi dentro
fatta di ombre fragili, di sogni ormai passati
che ridiventan vivi su ali di farfalle
libere e sovrane in spazio imponderabili
ove tutto rimane per sempre incorruttibile.            

E' troppo caldo l'amore del vissuto,
è troppo fredda questa solitudine;
fiori di ghiaccio spuntano dovunque;
formano un bosco, nel buio che mi circonda,
meravigliosa e fragile, mondo senza palpiti.

Magnificenza eterea, inganno dello spirito
all'avanzar del giorno s'arrenderà impotente,
si sfalderà alla luce dell'astro lucente,
e lascerà il rimpianto del correre del tempo
sul crepitio del ghiaccio che si dissolve lento.

Crune
di Giuseppe Guidolin
Recidendo i ricordi
lungo nodi sfalsati
sui contorni del tempo

si sanguina sul filo
tra fossili incuranti
di piante d’affetti
insensibili alle radici

e non esiste respiro
natura di parola
che possa riecheggiare
dal fondo dei pensieri

dove scuce un velcro
nell’anima
la malinconia.


 4° Classificato Franco Masu con la poesia Macchie


Macchie 
Tra vecchie foto dell'anima
ne ho trovato una
trascurata per anni
colori stinti insidiano tratti morbidi
ma il sorriso dolce  resiste e
ne rivela la silenziosa presenza
e ti sembra di sentire
le carezze del suo profumo
come quando respiravi
la sua complicità
un tempo scontata
un ricordo che  scatena
vibrazioni  capaci 
di  cancellare solo ora
bucce di egoismo
dalla memoria del cuore.

martedì 18 ottobre 2016

FOTO DELLA SERATA DI PREMIAZIONE DEL 15 OTTOBRE 2016


Link articolo Positanonews: Clicca qui


Le foto sono state gentilmente concesse dal giornalista e fotoreporter Massimo Capodanno  

Laura Franco Presidente di giuria e Maria Rosaria Manzini direttore artistico
Vito Bellomo vincitore del Premio della critica e 1° classificato nella gara tra i poeti 
Vito Bellomo riceve il trofeo dal vice sindaco Francesco Fusco
Francesco Fusco vice sindaco, Vito Bellomo con il trofeo de "I Moti dell'Anima" 
realizzato dall'artista Sosò Guarracino e Rosario Cuomo 

Francesco Fusco vice sindaco, Vito Bellomo e Maria Rosaria Manzini direttore artistico
Rosario Cuomo e Valentina Carleo 2° classificata 


Rosario Cuomo e Gaetano Gentile Menzione di Merito per la poesia L'amore come il sole


Laura Franco,Francesco Fusco e Giovanni Scafaro  Menzione di Merito
 per la poesia Sulle strade dell'anima

Franco Masu riceve la Menzione di Merito per la poesia Macchie
Rosario Cuomo e Franco Masu 4° classificato 
Lorenzo Piccirillo riceve la Menzione di Merito 
Francesco Palmisano ritira la Menzione di Merito della sorella 
Antonietta Palmisano per la poesia I naufraghi
Francesco Palmisano riceve il premio della critica per la poesia A sera, se sarà


Per Natale Porritiello un'amica ritira il premio della Menzione di Merito
Michele la Montagna riceve la Menzione di Merito da Rosario Cuomo per la poesia Gli ultimi

Rosario Cuomo e Rita Minniti che riceve la Targa in ceramica per la Menzione di Merito e 
Maria Rosaria Manzini ideatrice e organizzatrice del Premio

Francesco Fusco con Anna Scala riceve la Menzione di Merito per la poesia La festa

Francesco Fusco, Armando Iadeluca e il piccolo Pietro ritirano
 la Menzione di Merito per Pietro Iadeluca per la poesia Pace

Rosario Cuomo e Guido De Paolis che riceve la Menzione di Merito per la poesia Papà

Rosario Cuomo consegna la Menzione di Merito a Mario De Santis 
per la poesia In quei momenti

Francesco Fusco premia Carla D'Alessandro con la Menzione di Merito 
per la poesia Fiori d'arancio

Antonella Proietti riceve la Menzione di Merito da Rosario Cuomo per la poesia Bossanova

Rosa Bizzòzzaro riceve la Menzione di Merito dal vice sindaco Francesco Fusco
             Carmelo Russo riceve la Menzione di Merito per la poesia Primavera





Laura Franco, i poeti, Annunziata Terraccciano, Vito Bellomo,Angelo Canino, il direttore artistico Maria Rosaria Manzini, Michele Cinque direttore di Positanonews
I poeti Annunziata Terracciano, Vito Bellomo e Angelo Canino 
vincitori per il Premio della critica in vernacolo
Francesco Fusco vice sindaco premia Paola Carmignani con la 
Menzione di Merito per la poesia Se...



Rosario Cuomo, Francesco Fusco, Laura Franco e 
i poeti Francesco Palmisano, Giuseppe Guidolin e Benito Ferraro 
vincitori del Premio della critica in lingua Italiana,
 Maria Rosaria Manzini direttore artistico




Menzione di Merito a Giovanni Sardi per la poesia 'O bbene 'e San Vito

Angelo Canino Premio della critica in vernacolo per la poesia Erani juarni
Giuseppe Guida assessore al bilancio e all'ecologia
Antonella Apuzzo lettrice per i poeti assenti

Francesco Fusco, Laura Franco, Margherita Guida, Maria Rosaria Manzini
Margherita Guida vincitrice del Premio della critica nella categoria ragazzi
 partecipa alla serata dei poeti adulti
Annunziata Terracciano si è aggiudicata il Premio della critica
 in vernacolo con la poesia  Luna mariòla

Giuseppe Guidolin riceve dal vice sindaco il Premio della critica 
in lingua italiana con la poesia Crune

Francesco Fusco,  i poeti Rosa Bizzòzzaro,Giuseppe Guidolin 
3° classificati ex aequo nella serata della gara
Momenti di interpretazione della poesia di Francesco Palmisani








Rosario Cuomo, Giuseppe Guida, Laura Franco, Francesco Fusco