giovedì 16 ottobre 2014

POSITANO . ASPETTANDO Il PREMIO DI POESIA "I MOTI DELL'ANIMA"

12/10/2014

di Laura Franco
Come si sceglie il vincitore di una gara di parapendio?
Tanti anni fa alzai gli occhi e vidi un parapendio, poi due, poi tre, presto  ci accorgemmo che il cielo era punteggiato da grandi vele colorate… e sotto a ognuna c’era una persona: eravamo a Chamonix e era in corso un raduno mondiale di parapendio,  mia figlia mi chiese: ma come si sceglie il vincitore di una gara di parapendio?
Non lo sapevo, quasi quasi non sapevo neanche che cosa erano quelle strane cose: non erano né aquiloni né paracaduti… e cominciammo a supporre: forse quello che arriva prima? Nooo forse quello che rimane in aria più a lungo, e se invece fosse quello che sa fare le cose più belle… spostamento, altezza, velocità, mille domande e intanto guardavamo felici i colori e quell’allegro giocare del vento e con il vento.  
Sport  diversi… la maratona e i cento metri… basta guardare chi arriva prima, il salto in alto in lungo, triplo… basta un metro… ma per ginnasti, tuffatori e pattinatori? Evoluzioni? Acrobazie? Danza?
Referee, umpire, arbiter, arbitrator, judge giudice di gara, giurato giurata membro di una giuria tante parole per classificare, mettere in sequenza, ordinare, allineare cose che starebbero meglio in un mucchio o al più divise in gruppetti omogenei… non identici, non in scala.
Eppure l’uomo ama la competizione e chi ha il gene della competitività si allena per vincere di più e perdere di meno, chi quel gene non ce l’ha o ce l’ha un po’ difettoso forse non correrà per arrivare primo, ma si guarderà intorno, dentro e osserverà lo sguardo  degli altri… non viaggerà per arrivare in capo al mondo, ma con Tiziano Terzani dirà: ‘Il fine del viaggiare è il viaggiare stesso’.
E se nel nostro viaggio per viaggiare e non per arrivare smarriremo la strada potremo dire con Rabindranath Tagore:
Corro come un cervo muschiato che, pazzo
del suo stesso profumo, si lancia nell’ombra della foresta.
È una notte di maggio e il vento
è la brezza del sud.
Smarrisco la strada e cammino, cerco ciò che
non posso ottenere, ottengo quel che non cerco*
E se non siamo come ‘un cervo muschiato’ ma ci smarriamo e sentiamo la brezza del sud e ci emozioniamo, useremo parole diverse e chi arriverà primo? Difficile scegliere, difficile dare criteri oggettivi di scelta. Le poesie, l’amore e i sentimenti non entrano nel Guinness dei record…
Per il Premio "I Moti dell’Anima" i poeti selezionati saranno partecipanti e giudici. Sabato 18 ottobre ore 17.00 al Museo del Viaggio di Positano i poeti stessi eleggeranno i vincitori della sesta edizione. Oltre ai premi della giuria dei poeti saranno assegnati anche i premi della giuria tecnica. Come sono stati scelti i Premi della critica?  Nelle motivazioni troverete le risposte: venite sabato e lo scoprirete.
* Rabindranath Tagore Il Giardiniere trad Brunilde Neroni Guanda 1986 p. 53

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