lunedì 31 marzo 2014

Premio della critica ragazzi 2014

Il Premio della critica è stato assegnato dalla prof. Laura Franco dell'Università Sapienza di Roma e dalla psicologa Lucia Macciocu

1* classificato Carlo Giuffrè premio della critica
istituto  A. Gemelli di Sant'Agnello
LA BARCA SORRENTINA
La barca, prua al vento,
corre sull’acqua blu come il firmamento.
Con la luce della lampara
il pescatore la lenza cala.
E tra le onde smosse dal vento,
vicino alla costa di Sorrento,
il pescatore che era attento
alza lo sguardo verso il firmamento
scorgendo veloce la stella polare
che gli fa da guida per il mare
e con la barca spinta dal maestrale,
gli sembra quasi di volare
su quella tavola blu oltremare
che il Vesuvio è costretto ad osservare.
Intanto è l’alba e il sole sale
e tra il verde e il blu del mare,
sull’albero la vela s’apre
e la barca sembra danzare
nel suo vestito bianco da sera,
che si scorge dalla scogliera.
E la barca sparisce all’orizzonte
cavalcando felice sulle onde.
Motivazione:
Oltre alla padronanza linguistica dimostra una sensibilità estetica capace di creare armonie visive non banali. La sua poesia trasmette in chi legge immagini vivide e capaci di persistere.





2* classificata Lorenza Latella premio della critica
istituto  Amalfi- Massa di Piano di Sorrento

OCCHI GRIGI
Occhi tutti uguali
Pieni del peggiore dei mali.
Quei latrati che ci arrivano contro
e  delle botte che abbiamo avuto ormai abbiamo perso il conto.
Occhi di rabbia che ci hanno sempre odiati
ora  guardano noi tutti accasciati.
Occhi di inferno che ci fanno soffrire
e mano a mano vederci morire.
Motivazione:
Dimostra sensibilità nell’affrontare un tema difficile, e riesce a trasformare le emozioni in immagini. Viene premiata la scelta del particolare, --gli occhi-- che vedono e ci fanno vedere la violenza grazie all’uso controllato di tratti brevi e efficaci.

3* classificata  Margherita Guida premio della critica
istituto  F. Caulino  di Vico Equense
BRUCIA
Brucia, brucia la montagna,
brucia la mia montagna.
E dentro arde il cuore
di rabbia e di furore.
E la mia montagna soffre,
il fumo grigio si alza e
con rosso ardore
danzan gioiose
le fiamme.
E io son sola
a guardar quella montagna
non potendo lenire le sue pene.

Motivazione:

Viene premiata l’autonomia di immaginazione che riesce a trasformare un’emozione in una metafora e a renderla attraverso l’uso di scarti semantici rapidi e efficaci. 

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