Il Premio della critica è stato assegnato dalla prof. Laura Franco dell'Università Sapienza di Roma e dalla psicologa Lucia Macciocu
1*
classificato Carlo Giuffrè premio della critica
istituto A. Gemelli di Sant'Agnello
LA
BARCA SORRENTINA
La barca, prua al vento,
corre sull’acqua blu
come il firmamento.
Con la luce della
lampara
il pescatore la lenza
cala.
E tra le onde smosse dal
vento,
vicino alla costa di
Sorrento,
il pescatore che era
attento
alza lo sguardo verso il
firmamento
scorgendo veloce la
stella polare
che gli fa da guida per
il mare
e con la barca spinta
dal maestrale,
gli sembra quasi di
volare
su quella tavola blu oltremare
che il Vesuvio è
costretto ad osservare.
Intanto è l’alba e il
sole sale
e tra il verde e il blu
del mare,
sull’albero la vela
s’apre
e la barca sembra
danzare
nel suo vestito bianco
da sera,
che si scorge dalla
scogliera.
E la barca sparisce
all’orizzonte
cavalcando felice sulle
onde.
Motivazione:
Oltre alla padronanza linguistica dimostra una sensibilità
estetica capace di creare armonie visive non banali. La sua poesia trasmette in
chi legge immagini vivide e capaci di persistere.
2*
classificata Lorenza Latella premio della critica
istituto Amalfi- Massa di Piano di Sorrento
OCCHI
GRIGI
Occhi
tutti uguali
Pieni
del peggiore dei mali.
Quei
latrati che ci arrivano contro
e delle botte che abbiamo avuto ormai abbiamo
perso il conto.
Occhi di
rabbia che ci hanno sempre odiati
ora guardano noi tutti accasciati.
Occhi
di inferno che ci fanno soffrire
e mano
a mano vederci morire.
Motivazione:
Dimostra sensibilità nell’affrontare un tema difficile, e
riesce a trasformare le emozioni in immagini. Viene premiata la scelta del
particolare, --gli occhi-- che vedono e ci fanno vedere la violenza grazie
all’uso controllato di tratti brevi e efficaci.
3*
classificata Margherita Guida premio
della critica
istituto F. Caulino
di Vico Equense
BRUCIA
Brucia, brucia la montagna,
brucia la mia montagna.
E dentro arde il cuore
di rabbia e di furore.
E la mia montagna soffre,
il fumo grigio si alza e
con rosso ardore
danzan gioiose
le fiamme.
E io son sola
a guardar quella montagna
non potendo lenire le sue pene.
Motivazione:
Viene premiata l’autonomia di immaginazione che riesce a
trasformare un’emozione in una metafora e a renderla attraverso l’uso di scarti
semantici rapidi e efficaci.